Vi attira l’idea di fare una passeggiata sul morbido tappeto di zolle erbose e assistere al risveglio del sole sulle vette degli abeti senza tempo? Raggiungete la più grande zona paludosa d’alta montagna in Slovenia che dista un’ora e mezza di cammino. Una guida esperta vi condurrà ai Laghi Lovrenška jezera composti da 20 laghetti creatisi nell’era glaciale 8000 anni fa. L’intera palude viene alimentata esclusivamente dalle acque meteoriche ed é senza affluenti in superficie. La maggior parte della palude è coperta da pino mugo, in alcuni laghetti cresce anche la ninfea bianca. Il mondo animale è relativamente modesto, sebbene i Laghi di Lovrenc rappresentino l’ambiente naturale più importante del francolino di monte, specie ormai a rischio d’estinzione. Dalla torre accanto ai laghi si estende una vista stupenda sul circondario.
Vivete la sensazione di pace e tranquillità sul sentiero che un tempo portava i combattenti alla libertà?
Un sentiero di media difficoltà conduce vicino al rifugio alpino Dom na Pesku, per proseguire verso il Klopni vrh, dov’è possibile sostare nel piacevole rifugio e rinvigorirsi con l’amaro alle erbe Srčna moč (Forza del cuore). I possenti alberi vi salutano mentre attraversate la foresta Šumik, la riserva naturale nella forra del torrente Lobnica, nel quale si trovano anche due cascate, il Mali (9 m) e il Veliki (24 m) Šumik. Dopo alcuni chilometri, nel rifugio Dom na Osankarici potete trovare ristoro e visitare le collezioni del Museo del Battaglione del Pohorje. Da qui è possibile avviarsi a piedi al parco commemorativo che dista un paio di minuti di cammino. Il parco è dedicato alla memoria dei combattenti del Battaglione del Pohorje caduti nel 1943. Si può visitate anche il lago Črno jezero, la cui origine risale a 6000 anni a.C. quando durante l’ultimo periodo dell’era glaciale gli allora residenti del Pohorje resero più profonda la superficie paludosa trasformandola in lago. Il lago venne ulteriormente aumentato in profondità nel XIX secolo per i bisogni del trasporto del legno a valle. L’area del lago Črno jezero è protetta a causa dello straordinario ecosistema.
Nel 2010 venne benedetta la Chiesa sul Rogla eretta all’altezza di 1517 m, che fa parte della parrocchia di Santa Cunigonda di Gorenje sopra Zreče. È uno dei rari esempi d’ investimento dell’economia in edifici sacri. La chiesa è stata creata in base all’ideazione dell’architetto Vera Klepej Turnšek sul territorio donato dalla famiglia Pikl. In tal modo hanno portato in vita un’idea vecchia decenni sulla costruzione di una chiesa sul Rogla e hanno aggiunto una nuova qualità all’offerta turistica nell’ambito dell’azienda Unior d.d. – programma Turismo. Le tre campane della chiesa onorano San Pietro, patrono dei fabbri, San Rocco, patrono dei contadini e dei pastori, nonché Santa Barbara, patrona dei minatori.
Tutte e tre le campane sono collegate alla la vita e al lavoro sul Pohorje, che si tratti di artigianato, agricoltura o industria. La chiesa è abbellita anche dall’organo prodotto con maestria da Tone Škrabl, nonché l’altare creato dal fabbro artistico Milan Očko. Nella chiesa sarà prossimamente applicato anche un bellissimo mosaico ad opera del frate Marko Rupnik.
Svegliatevi. Lasciate che ad accompagnarvi lungo il percorso sia l’alba e il cinguettio degli uccelli. Partite per un’escursione a piedi di tre ore dal Rogla a Skomarje, il villaggio più alto in Slovenia, in compagnia dell’esperta guida. Il sentiero di bosco, relativamente poco impegnativo, scende fino ad uno dei monumenti culturali più importanti dello Zreško Pohorje – la casa Skomar, costruita nel 1803, che rappresenta un esempio tipico di architettura del Pohorje. Vi è stata allestita una stanza commemorativa dedicata al poeta del Pohorje Jurij Vodovnik. Da visitare anche la chiesetta di San Lamberto costruita 700 anni fa. Il percorso di ritorno conduce accanto all’allevamento di cervi Arbajter.